Neanche il tempo
fisiologico per indignarsi riguardo gli avvenimenti in Turchia, che
subito le forze dell’ordine nostrane (o almeno una sostanziosa
parte, non tutti certo), altrettanto indignate per l’eccessiva
attenzione riservata ai colleghi di Istanbul, con uno scatto
d’orgoglio hanno provato a riprendersi il palcoscenico. Il 2 Giugno
è ancora fresco, ma i nostri paladini della giustizia non hanno
voluto aspettare oltre per dimostrare che la parata militare con
tutti gli onori e triccheballacche se la sono meritata.
Eccome.
Ma cos’è successo? Una
centinaia di lavoratori dell’Ast di Terni ha partecipato stamattina
allo sciopero di tutti i reparti dell’acciaieria, organizzato dai
sindacati. La multinazionale finlandese Outokumpu, proprietaria del
sito siderurgico, ha di recente acquistato il gruppo Inoxum dai
tedeschi. Dunque, ora l’Ast non rientra più nei piani dei
finlandesi ed è stato messo in vendita l’intero sito, per puntare
su altri siti tedeschi (ma guarda un po’) meno efficienti e
produttivi. Il rischio di chiusura, quindi, per lo stabilimento di
Terni è altissimo. Roba già vista, insomma. Ordinaria
amministrazione. “E i dipendenti che fine faranno?” si sono
lecitamente domandati i nostri. “Cazzi loro”, l’elegante
risposta.
Chapeau, gentil
multinazionale finlandese Outokumpu.
Ed eccoci quindi allo
sciopero di stamattina, organizzato in piena regola. Il tutto sarebbe
dovuto durare quattro ore, dalle 9 alle 13, con un corteo PACIFICO
(partito dai cancelli dell’Ast) che avrebbe dovuto raggiungere come
meta la Prefettura. Intorno alle 10, il corteo era nei pressi della
stazione e qualcosa è successo. Probabilmente qualche servitore
dello Stato ha riconosciuto in mezzo alla folla i boss mafiosi di
tutta Italia ritrovatisi a Terni per una simpatica rimpatriata,
probabilmente l’effetto serra che ormai non ci sono più le mezze
stagioni, insomma qualche molla è scattata. All’ingresso della
stazione, le forze dell’ordine partono alla carica. (Consiglio:
immaginatevi il tutto con questa in sottofondo
http://www.youtube.com/watch?v=6-8ZlJU-bN8
, rende bene eh?). E ce la mettono tutta, bisogna darne
atto! C’è in gioco il destino dell’umanità, l’eterna lotta
tra bene e male, si decide tutto qui! E i poliziotti menano,
sorridono mentre immaginano i titoli dei giornali “Pericolosissimi
black block armati di raggi laser attaccano cuccioli di poliziotti
armati solo delle fionde di legno costruite quando erano bambini”.
Ed eccoli, caricano ad occhi chiusi, senza guardare in faccia a
niente e nessuno.
Pessima scelta.
Confermando la loro fama
di premi Nobel, ma tu guarda chi vanno a colpire…
IL SINDACO!
Ma non un sindaco
appartenente a qualche partitino che a livello nazionale è all’
1.5%, no signori…..è schieramento PD! Per mano della polizia il
sindaco, Leopoldo Di Girolamo, “ha riportato una ferita lacero
contusa, con perdita ematica” (ricostruzione fornita dal Comune).
Cioè…cioè….http://www.youtube.com/watch?v=nNXjW9LhIus
!!!!!!
Vi è sembrato strano,
leggendo su Repubblica.it l’indignazione da parte dei giornalisti
per il gesto delle forze dell’ordine eh? No,no..i paladini della
libera informazione (prrrr!) non vi hanno fatto lo scherzone.
Stavolta c’è di mezzo un sindaco (dimenticavo, ci sono anche
operai feriti, ma chissene). Stavolta niente black-block, niente
anarco-insurrezionalisti a cui dare la colpa. Il giochino stavolta
non si è potuto fare.
Tiè!
Comunque, precisiamo che il sindaco non è in condizioni gravi ed è già pronto a far chiarezza sulla situazione. Complimenti sinceri a Leopoldo Di Girolamo, un sindaco che sfila in prima linea a difesa dei lavoratori è cosa rara qui in Italia. Tanto di cappello, davvero. E insieme al sindaco c’erano assessori e consiglieri. Metà giunta comunale per strada a rischiare di prenderle seriamente, al fianco dei lavoratori. Forse non è vero che sono tutti uguali, che dite? Le istituzioni repubblicane e democratiche a volte sanno difendere il territorio, i cittadini, i lavoratori. Mi auguro che l’episodio di Terni sia simbolo ed esempio. Quale risposta migliore alla cancerogena moda dell’antipolitica?
Che dire, in Turchia c’è
un improvviso risveglio…in Italia si dorme ancora. Ma ogni tanto
succede qualcosa, nonostante si cerchi di oscurare o di distorcere
l’informazione. Penso a questa vicenda, ma anche agli scontri
davanti all’Ikea a Piacenza (Novembre 2012), penso ai pestaggi
selvaggi a Palermo, ai danni dei lavoratori della Trinacria (Aprile
2013), penso alle botte ai lavoratori Sea in sciopero a Malpensa
(Aprile 2013), penso a tante altre realtà. Il problema è che qui in
Italia non abbiamo organizzazione e non abbiamo costanza. La fiamma
si spegne sul nascere. “E’ intelligente, ma non si applica”
direbbero i miei professori. Immagino l’Italia come un bambinone
che dorme…dorme…dorme…poi ogni tanto succedono questi episodi.
E’ come se il bambinone sta dormendo, ma all’improvviso una
zanzara va a stuzzicarlo, disturbandogli il sonno. E il nostro
bambinone che fa? Non è che apre gli occhi e spiaccica quel
parassita…semplicemente si volta dall’altro lato e continua a
dormire (male pure). Oppure, avete presente quando è notte fonda e
vi viene lo stimolo di andare in bagno e bestemmiate l’intero
albero genealogico dell’umanità? Avete presente vero, quando
meditate se sia meglio alzarsi e levarsi il fastidio o restare a
dormire perché il sonno vi impedisce di fare un semplice avanti e
indietro dal bagno?
Ci siete?
Bene, l’ Italia è
quello che decide di non alzarsi e rischiare di innaffiare il letto.
Non costerebbe nulla alzare le chiappe per arrivare in bagno. Eppure
resta a dormire. E se glielo fai notare che si sta comportando da
idiota, che le lenzuola sono nuove e poi chi le lava, se ti permetti
di fare questi piccolo accorgimenti di BUON SENSO…si offende pure e
si incazza (in questo le energie non mancano mai).
Sveglia Italia, pisciare è
piacevole, non costa nulla…e soprattutto è naturale!
Luigi Tatulli
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